La Famiglia come Primo Sistema di Supporto: il ruolo dei familiari nella vita delle persone con disabilità

Negli articoli precedenti abbiamo esplorato l'importanza di legami sociali fondamentali come l'amore e l'amicizia, elementi che giocano un ruolo cruciale nel benessere di ogni individuo. Ma c'è un altro legame altrettanto fondamentale che, spesso, viene dato per scontato: quello con la famiglia.



Il ruolo fondamentale della famiglia: un supporto quotidiano e incondizionato

La famiglia è, senza dubbio, il primo e più importante sistema di supporto per le persone con disabilità. In molti casi, i familiari sono i primi ad accorgersi delle difficoltà che una persona con disabilità potrebbe incontrare e sono anche i primi a rispondere a queste sfide, con un supporto che va ben oltre l’assistenza quotidiana. Questo supporto non è solo pratico, ma anche emotivo e psicologico, fondamentale per garantire che la persona con disabilità possa vivere una vita dignitosa e serena.

Supporto pratico: un aiuto quotidiano

Il supporto pratico che la famiglia fornisce è spesso invisibile ma essenziale. Un esempio tipico è quello dei genitori di bambini con disabilità. Questi genitori si trovano a gestire una serie di compiti quotidiani che vanno dall’assistenza durante le attività scolastiche alla gestione di appuntamenti medici, terapie e trattamenti specializzati. Per esempio, una madre che ha un figlio con autismo potrebbe dover organizzare la sua giornata in modo tale da garantire che il bambino riceva il supporto necessario, magari passando ore a coordinare le attività terapeutiche e scolastiche, mentre cerca di mantenere un equilibrio con la propria vita lavorativa e familiare.

Anche i fratelli e le sorelle svolgono un ruolo importante, spesso diventando “alleati” nella cura e nel supporto. Sebbene i fratelli possano non essere sempre coinvolti come i genitori, possono essere un sostegno fondamentale, soprattutto man mano che la persona con disabilità cresce. Un esempio di supporto pratico potrebbe essere un fratello che, durante l’adolescenza, aiuta il proprio fratello con disabilità ad orientarsi in un mondo che spesso non è pensato per lui, come nei trasporti pubblici o nelle attività sociali.

Supporto emotivo: creare un ambiente di sicurezza e amore

Il supporto emotivo è un altro aspetto cruciale del ruolo della famiglia. Le persone con disabilità, che si trovano a vivere in una società che spesso non è completamente inclusiva, possono sperimentare sentimenti di isolamento, frustrazione e bassa autostima. In questo contesto, la famiglia è il primo rifugio emotivo. Il supporto psicologico che i familiari offrono non si limita solo a momenti di difficoltà, ma diventa parte integrante della quotidianità.

Un esempio di supporto emotivo può essere visto in una famiglia con un adulto con disabilità intellettiva. I genitori di una persona con disabilità intellettiva possono affrontare periodi di grande stress, ma sono anche quelli che, ogni giorno, offrono parole di incoraggiamento, creano un ambiente sicuro dove la persona si sente accettata e amata. La costante presenza emotiva di un genitore che rassicura e stimola, senza giudicare, è un elemento chiave che permette alla persona con disabilità di sviluppare fiducia in sé stessa e di affrontare meglio le difficoltà quotidiane.

L’importanza della resilienza familiare: l’esempio di una famiglia con disabilità motoria

Un altro esempio significativo riguarda una famiglia con un membro che ha una disabilità motoria. Immagina una persona che ha subito un incidente e ha perso l'uso delle gambe. La famiglia, in questo caso, si trova ad affrontare un cambiamento radicale nelle proprie dinamiche quotidiane. I familiari non solo devono adattarsi a nuove esigenze pratiche, come la modifica della casa per renderla accessibile, ma devono anche affrontare il cambiamento nelle relazioni interpersonali e nell'approccio alla vita sociale. La famiglia diventa il punto di riferimento costante, offrendo supporto pratico come il trasporto, la cura personale e l’assistenza nelle attività quotidiane. Ma, soprattutto, è attraverso il supporto emotivo che la persona con disabilità riesce a mantenere una visione positiva della vita.

I limiti del supporto familiare: quando la società deve fare la sua parte

Nonostante l’impegno e l’affetto che la famiglia mette nel supporto, ci sono dei limiti. La famiglia può fornire amore, sicurezza e assistenza, ma non può abbattere le barriere strutturali e sociali che esistono nel mondo esterno. Per esempio, i genitori di un ragazzo con disabilità fisica potrebbero fare tutto il possibile per garantire che il loro figlio sia supportato a scuola, ma senza l’adozione di politiche scolastiche inclusive e l’adeguamento delle strutture, il ragazzo potrebbe trovarsi a fronteggiare difficoltà enormi, come l’accesso alle aule o la partecipazione alle attività extrascolastiche.
In questo contesto, la società deve fare la sua parte, creando un ambiente che favorisca l’inclusione, garantendo pari opportunità in ambito lavorativo, educativo e sociale. È fondamentale che le istituzioni si impegnino a creare politiche che supportino le famiglie, offrendo servizi e risorse che permettano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente e partecipativo.

Un sostegno che va oltre la famiglia

In sintesi, la famiglia è il primo e più solido sistema di supporto per le persone con disabilità, offrendo un supporto pratico ed emotivo che permette loro di affrontare le sfide quotidiane. Tuttavia, per garantire una vita piena e soddisfacente è necessario che la società nel suo complesso adotti politiche inclusive che supportino non solo le persone con disabilità, ma anche le loro famiglie. Solo così la famiglia potrà continuare ad essere il pilastro su cui le persone con disabilità costruiscono una vita di indipendenza e di inclusione.

 

Ilaria Marasco  


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